Il lento cadere dei massi nel greto del fiume, il loro erodersi, il loro arrotondarsi inesorabile,sino a diventare sassi, e il loro accumularsi in infinite colonne, segnano per Maria Teresa Bonaventura, il segno del tempo. Ineluttabile processione che segna e modifica gli elementi, sembra incollare su di essi una sorta di datazione che segna il volgere inesorabile della natura.Operazione scientifica, ma vista dalla parte dell?arte e dunque arricchita di significati non solo ?geologici? ma simbolici dove tutto è percepito più emotivamente. Anche l?uomo è inserito in questo ciclo perpetuo, con la sua storia, le sue date, come si vede nelle sue cariatidi dal vago stile egizio intrise di monumentalità e di eternità. Questa cronologia cosmica si arricchisce e si accentua nella forte sublimazione degli elementi si stilizzano nelle masse e nelle linee, per divenire essenziali forme zoomorfe e antropomorfe, e sembrano ricordarci nostalgicamente antiche archeologie.